‘Incubi organici’ (ed altre storie…)

L’università non mi molla neppure durante il sonno, e questo è “un fatto della vita” che ho ormai accettato da tempo. Effettivamente, non è di certo la prima volta che pubblico un post del genere, sulla falsariga di “Incubi matematici, e non solo…” dello scorso anno. E pensare che sto persino trasgredendo la “regola dei tre post di ugual categoria” a favore di uno decisamente più leggero, a tratti inutile, ma che forse si rivelerà assai necessario al fine di “ammaestrare” il tutto con estrema destrezza, per lo meno in futuro.

Ebbene, questa volta “hanno deciso” di distruggere il mio sonno con la Chimica Organica. Brutta storia, penserete! In effetti, nell’arco di una sola settimana, saranno state almeno tre le volte in cui ho sognato di trovarmi all’università e di svolgere un compito di organica. Con addosso la netta sensazione di non ricordare assolutamente nulla. Con in mano il risultato di una bocciatura, con in tasca il misero punteggio conseguito nella suddetta prova!

Esattamente.

Questa notte, ho sognato infatti che i risultati del compito sostenuto settimane fa erano stati pubblicati dalla professoressa (mentre in realtà sono quasi 15 giorni che ne aspettiamo l’esito!). Ebbene, “signori e signore”, nella prova immaginaria ho conseguito “ben” 8 punti (due in più della volta scorsa, ah ah ah…!). Beh, consoliamoci: grandi margini di miglioramento, grandi certezze, grand… Ok, basta così. Penserete pure voi che questo sia stato uno dei miei incubi peggiori, sebbene, nella realtà, io creda davvero di aver conseguito un maggior punteggio rispetto alla prima volta!

Ma non vi ho ancora raccontato la parte finale, che è decisamente peggio. Il mio “bellissimo sogno” di stanotte, mi ha infatti regalato un algido commento da parte della professoressa, la quale mi ha scritto, verso la fine della verifica e con la penna rossa, una frase che nessun professore del liceo/università ha mai scritto nella realtà, data la mia indiscussa diligenza nello studio (poi si sa, i risultati sono ben altra cosa!):

 

Sicura di aver studiato???

 

Ora… vi confesso che da una parte mi sono messa a ridere quando mi sono svegliata e mi sono messa a pensarci su. Ma l’altro emisfero cerebrale non l’ha pensata in questi termini. “Mamma mia, che umiliazione!” Ma chiaramente, la mia parte razionale è tornata immediatamente “in auge”: “Menomale che si è trattato soltanto di un sogn… ehm, di un vero e proprio incubo!”

Ok, adesso torniamo alla vita reale, o quasi. A parte l’aver sognato pure la professoressa di Chimica-Fisica II, che si è data il cambio con il docente di Chimica-Fisica I (che a questo punto mi aspetto di non sognare mai più!!!) diventato “famoso” su questo blog, tutto nella norma. O quasi.

In questi giorni di inizio secondo semestre, ho maturato la decisione di portarmi avanti con lo studio di Fisica II e di Chimica-Fisica II – da questo momento l’abbrevierò con CF2 – appunto, con la speranza di destreggiare nel migliore dei modi queste mostruosissime materie. (Inorganica II, per il momento non me la filerò per nulla, limitandomi a seguire le lezioni, Organica I invece… Dovrò, almeno di tanto in tanto, ripassare qualcosa, sennò gli otto punti saranno assicurati!). Ieri, a lezione di CF2, ho avuto però una gran bella soddisfazione. Durante alcuni esercizi di meccanica quantistica, quali normalizzazioni di funzioni, complesse coniugate, autofunzioni/autovalori ed altre robe di cui voi potete benissimo ignorare l’esistenza continuando la vostra vita di sempre, ho scoperto finalmente l’utilità di Analisi I.

Ma soprattutto, ho quantificato la mia effettiva preparazione in questa materia. Benché fosse trascorso molto tempo, ricordavo abbastanza bene i concetti fondamentali quali derivate e integrali. E se ripenso alla mia preparazione iniziale, a quando tutto è cominciato, a quando non sapevo nemmeno, giusto per fare un esempio, che 2 elevato alla meno 1 corrispondeva ad 1/2… Quasi mi sono commossa (anzi, me ne sto commuovendo ora) al pensiero di essere diventata abbastanza brava in matematica. Ve lo assicuro, la mia preparazione di base al riguardo era sottozero.

Non avrei mai e poi mai creduto possibile una cosa del genere. Non sono mai stata molto fortunata durante gli anni scolastici, né molto capace, lo ammetto. Probabilmente, se anni addietro mi avessero detto che nel futuro sarei riuscita a conseguire gli esami di Analisi I e Analisi II, sarei seriamente scoppiata a ridere. Eppure, sono infine riuscita a sconfiggere “il fato”, il pregiudizio di molte persone  – in particolare, quello di una maestra delle elementari di cui ho davvero un pessimo ricordo (rimase a dir poco sorpresa quando glielo dissi!) e con la quale avevo sempre il quattro fisso in matematica, ma dieci in scienze! – che non credevano affatto in me, tanto che avevo finito anch’io per non crederci.

Ma adesso, posso finalmente dire di aver avuto, a distanza di anni, la mia rivincita. Una rivincita che inconsciamente aspettavo da sempre. Già, non ho dubbi sul fatto che la mia più grande soddisfazione a livello accademico sarà sempre e soltanto questa – non importa quanti altri esami potrò mai dare nella vita! – : essere riuscita a recuperare, in un anno intero (davvero molto intenso!), quasi tutte le lacune accumulate in questa ostica disciplina, sin dalle elementari. Soltanto per questo, so di aver già vinto molto. E forse, “il mio vero primo anno all’università” è stato proprio l’anno scorso, perché come saprete, dopo Analisi II ne ero uscita quasi distrutta. Ma forse, ne è valsa davvero la pena.

Adesso, non mi resta altro che impegnarmi (fino alla nausea!) nello studio del nuovo formalismo proposto dal fisico Paul Dirac, con annesse dimostrazioni. Insomma, la vita accademica è come una giostra: il suo moto circolare non si ferma mai. Non si fa in tempo ad esultare di aver appreso un qualcosa o di aver superato un esame, che bisogna chinare di nuovo la testa sui libri. Ma anche questa stavolta, mi auguro che possa valerne la pena (malgrado il mio conflittuale rapporto con questa materia) e che presto possa condividere altre gioie con voi.

Incubi organici...
Incubi organici…

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

2 Risposte a “‘Incubi organici’ (ed altre storie…)”

  1. Io invece stanotte ho sognato un’insopportabile ragazza a cui ho fatto lezione in un corso due mesi fa. Nel sogno mi ero arrabbiato talmente tanto da dirle di andarsene fuori dall’aula (cosa che nella realtà non ho mai fatto, anche se alcune ci sono andato vicino…)

    1. Allora te ne avrà proprio fatte passare di ogni! Comunque, alla fine il mio “sogno premonitore” riguardo Organica si è avverato in un modo persino peggiore. Ho conseguito lo stesso identico punteggio della volta scorsa e sinceramente ne sono rimasta abbastanza delusa, perché davvero ero convinta che, pur non avendo passato l’esame, avessi fatto progressi. Ma c’è anche da dire che l’appello era veramente uno dei più malvagi. Eravamo davvero tantissime persone; sono riuscite a passarlo soltanto in 50.

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