Fox-trot: “Il trotto della volpe”

«Ricordatevi che nello sport, come nella vita, l’esperienza dei “grandi” deve essere lo strumento educativo per raggiungere i vostri obiettivi e a questo proposito riporto qui il famoso motto di una delle più grandi coppie del Mondo (Augusto Schiavo e Caterina Arzenton) che dice testualmente:»

 

La forza del carattere si forma affrontando e superando le varie prove che la vita e la carriera ci propongono e la crescita della personalità passa anche attraverso la fatica e i sacrifici”.

 

Il Fox-trot è una danza di origine americana e letteralmente significa “il trotto della volpe”. È a dir poco incredibile scoprire che tale ballo ha avuto origine dal jazz e, ancor prima, dal cosiddetto ‘ragtime’, una musica creata ad hoc dagli africani, i quali foggiarono originali arrangiamenti al pianoforte. Dunque, il ‘ragtime’ può essere considerata una musica popolare mescolata, però, a quell’eleganza tipica che diede progressivamente forma al moderno Fox-trot, da sempre oggetto di competizioni di danza sportiva.

 

Fox-trot: origini, tempo di esecuzione, varianze

Ricapitolando: Jazz e ragtime, ragtime e Jazz. Questi gli ingredienti costituenti l’origine del Fox-trot, afferente alla sezione “Ballo da Sala”.  Ma quello che ci si chiede è: per quale motivo questo ballo venne denominato proprio Fox-trot? Secondo alcuni studiosi, il nome del ballo deriva da un certo Harry Fox, che lo inventò nel 1913.

Secondo altre fonti storiche, però, tale nome venne conferito a quella categoria di danze comprendenti passi sincopati associati, dunque, ad alcune specie di animali: turkey trot (trotto del tacchino); grizzly-bear (orso grigio); donkey trot (passo dell’asino); peacock gilde (passo del pavone); chicken wheel (ruota di gallina); geechie walk (passeggiata dell’oca); fish step (passo del pesce). Insomma, tale scoperta suscita indubbio una reazione divertita da parte nostra ma, allo stesso tempo, intrinseca curiosità.

Quali sono le figurazioni caratteristiche del Fox-trot? Quali i tempi di esecuzione? Prima di rispondere a tali domande e concentrarci sull’aspetto prettamente tecnico di questa danza, discutiamone le varianze. Ne esistono due versioni: quella lenta, denominata “Slow Foxtrot” (Danza Standard – 20-30 battute al minuto) e la versione veloce denominata “Quickstep”, (di cui abbiamo già discusso nell’articolo dello scorso Gennaio) – Quickstep: tecnicismo, frizzantezza e vitalità -.

Confondere il Quickstep con il Fox-trot è dunque piuttosto comune, dato le sottili differenze che albergano tra le due danze. La principale peculiarità che li distingue – tralasciando la diversa velocità di esecuzione – risiede, infatti, nel forte legame con il Valzer che ‘rivendica’ il Quickstep, nonché nella maggiore ‘regolarità’ dei passi che lo governano, meno sincopati rispetto al comune Fox-trot. Quest’ultimo ha un tempo di esecuzione di 4/4 e una velocità di 44/46 battute al minuto.

Figurazioni caratteristiche

Lo Slow-Foxtrot, appartenendo alla categoria “Danze Standard”, prevede moltissime figurazioni suddivise per livello, proprio come il Quickstep. La figura tipica del Fox è denominata greca angolata, una figura di otto passi il cui ritmo è il seguente: SSQQ SSQQ (S = Slow , Q = Quick). Ovviamente, i passi della dama sono speculari a quelli del cavaliere.

Foxtrot - Greca Angolata
Foxtrot – Greca Angolata

La musica del Fox, parimenti a quella del Quickstep, è molto coinvolgente – nonché piacevole da ascoltare -. Pur conoscendo il ballo esclusivamente a livello visivo e non nutrendo per lo stesso una particolare predilezione rispetto ad altre danze, sarebbe sicuramente interessante apprenderne i fondamenti tecnici. I miei maestri, però, – pur essendo dei professionisti conoscitori di tutte le Danze Standard & CO. – preferiscono indubbiamente il Quickstep, così come i ballerini non professionisti. Nella maggior parte dei casi, infatti, questi ultimi danzano sulle note del Fox utilizzando i passi caratteristici del Quick (data ‘l’affinità ritmica’ delle due danze).

Slow-Fox – Esibizione

 

Fox-trot
Fox-trot

Fox-trot – Figurazioni principali

Slow Fox – Tutte le figurazioni

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

4 Risposte a “Fox-trot: “Il trotto della volpe””

  1. Sì, ma qui giochi in casa, dato che Foxtrot è anche un disco dei Genesis! 😀
    Il foxtrot, se non ricordo male, era il ballo più alla moda degli anni Venti, quello del Grande Gatsby.

    1. Esattamente, proprio uno dei miei dischi preferiti del gruppo e a cui tra l’altro avevo dedicato tre articoli qualche mese fa! 😀
      Mi sono documentata un po’ riguardo al rapporto tra questa danza e il Grande Gatsby e ammetto che non sapevo che il film contenesse anche delle scene danzanti (un buon motivo per vederlo, dunque)…
      Avevo letto il romanzo di Fitzgerald al liceo ma non mi entusiasmò molto, però chissà… Non escludo di poter cambiare idea un giorno…

      1. Io per la maturità l’avevo letto tutto in una notte, per colpa della presidentessa della commissione. Il film mi sembra di averi visto quello con Robert Redford, quello con Di Caprio non l’ho visto.

        1. Mamma mia, insomma è stato una specie di “incubo”!
          Io invece non ho visto nessuno dei due, sebbene sapessi che Di Caprio avesse recitato nel film interpretando il ruolo di protagonista.

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