Alla (ri)scoperta delle passioni – Danza, musica, sogni & CO.

Quasi nessuno conosce la ‘vera me’, quella che emerge dalla passione per la scrittura e per la danza. L’inaspettata fusione di questi due mondi riesce a trasformare quasi del tutto la mia personalità, rendendomi agli occhi degli altri una persona decisamente spontanea, peculiarità caratteriale che non mi si annovera spesso, anzi. Ma è proprio vero che, quando entra in gioco la passione, scatta in noi quel ‘fuoco ardente’ che modifica quasi totalmente il nostro essere. Insomma, quando la passione ci attraversa e ci colpisce in pieno petto, ci si sente la versione migliore di se stessi.

Ieri pomeriggio, i miei occhi hanno assistito ad un qualcosa di unico e meraviglioso; un qualcosa che, da qualche anno a questa parte, ha cambiato quasi totalmente la mia vita e il mio modo di approcciarmi ad essa. Sì, anche stavolta ho deciso di rompere i soliti cliché (di solito non mi propongo di produrre un unico post sulla danza, a dispetto della solita ‘triade’ di articoli monotematici) per raccontarvi la manifestazione danzante cui ho presenziato in un locale di Roma.

Condensare il tutto in poche righe sarebbe troppo riduttivo, ma in realtà lo sarebbe anche se impiegassi moltissime parole per esplicare le mie emozioni e le mie impressioni al riguardo. Del resto, assistere all’esibizione di campioni di Danza Sportiva non è certo cosa di tutti giorni, né tantomeno imbattersi in una pazza scatenata che balla da sola in sala senza il suo gruppo di ballo a ritmo di Jive! (sì, quella ‘pazza’ sono io!). Insomma, quando parte uno scatenatissimo Jive ( Jive Dance! ) io non posso resistere alla tentazione di ballarlo assistendo, al contempo, a coloro che godono del grande privilegio di danzarlo in coppia.

Sì, a fine esibizione, anche noi ‘comuni mortali’ e non esperti ballerini ci siamo lanciati in mezzo alla sala per divertirci a ritmo di musica. Questa volta, la mia scuola di ballo non era presente ed io sono certa che avrebbero davvero assistito ad un grande spettacolo. Uno spettacolo da togliere il fiato. Quei ballerini (di tutte le età e di tutte le categorie, tra l’altro!) volteggiavano su quella pista come se si trovassero su di un magico tappeto volante.

Ciò che più mi ha sorpreso, però, al di là delle esibizioni, è stato il senso di profonda unità che aleggiava nei loro animi. Ancora una volta lo sport o meglio, la danza, è riuscita ad unire persone di età differenti ma con la stessa identica passione, instillando in ciascuno la ferrea convinzione che non si è poi così diversi quando si condivide un qualcosa. Pur non essendosi trattato di una gara ma di un semplice saggio di fine anno, comunque, sembrava proprio di trovarsi di fronte ad una reale competizione.

Frac, vestiti sfarzosi e dai colori sgargianti, pettinature estremamente precise e accurate. Un quadro geometricamente perfetto, armonico in ogni sua parte. Questa è l’arte della danza. Un’arte estremamente raffinata e attenta ai dettagli ma costituita da altrettanti sacrifici. Per raggiungere alti livelli, infatti, si richiedono una passione e un impegno costanti, un po’ come nello studio di una generica disciplina scolastica. Come forse era lecito aspettarsi, comunque, le coppie di età compresa tra i 18-20 anni circa erano solamente quattro e potete immaginare la mia sorpresa nel momento in cui li ho visti ‘volare’ sulla pista a ritmo di Danze Standard. Ebbene, per un attimo avrei voluto essere al loro posto, se non altro per scoprire la sensazione che si prova nel danzare in quel modo così spontaneo e naturale ma, allo stesso tempo, così tecnico e rigoroso.

Ovviamente, non potevo restarmene lì inerme e non effettuare perlomeno una ripresa del tutto, e così ho fatto. L’inizio dell’esibizione è stato scandito da una bellissima sfilata in cui tutti i ballerini si sono presentati agli occhi del pubblico, attonito di fronte a cotanta raffinatezza. Vi confesso che avrei tanto voluto apporre qui qualche video al riguardo ma purtroppo, non essendo proprio un’esperta in fatto di riprese, sono consapevole che queste non renderebbero affatto giustizia alla magnificenza cui ho assistito. Inoltre, sono rimasta talmente incantata nell’ammirarli che, alcune volte, perdevo il controllo del mio telefonino e magari mi ritrovavo ad inquadrare le pareti della sala  (lo so, sono una vera e propria frana!)…

Ma capite anche che con la miriade di spettatori presenti non era nemmeno facile trovare la ‘giusta prospettiva’ di inquadramento, perciò… Tralasciando in via definitiva la mia ‘esperienza pluriennale’ in fatto di riprese audio/video, foto o quant’altro, devo ammettere che, anche per quanto riguarda le coppie ‘senior’, sono rimasta letteralmente sbalordita e questo dimostra, ancora una volta, che la danza è una passione che non conosce limiti anagrafici (e mai li conoscerà).

Eh sì, in realtà non sarei nemmeno del tutto sincera se dicessi che non mi piacerebbe frequentare una scuola di ballo di coppia (sebbene anch’io abbia già imparato qualcosina) per apprendere perlomeno le basi di questa disciplina. Chissà, magari un bel giorno esaudirò anche questo piccolo sogno… Nel frattempo e con mia grande gioia, continuerò a sperimentare a modo mio la bellezza di questo magnifico sport che riesce sempre a trasportarmi in un altro tempo e in un altro spazio, un po’ come la scrittura e la musica degli anni 70′, passioni ormai irrimediabilmente scolpite nel mio cuore.

 

Danza & CO.
Danza, sogni & CO.

 

 

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

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