RIBs ARe eXtra Lean!

Cari blogger e non, “vi annuncio con vivo e profondo entusiasmo” che finalmente mi sono ridotta in panciolle sulla scrivania del mio studio con dinanzi la mia solita “amica” di sempre, in quanto sono in procinto di raccontarvi la giornata di oggi; il tutto assaporando la sensazione di  momentaneo relax manifestatasi dentro di me a seguito di una bella cenetta. Che ciò non ve ne freghi è assolutamente normale, però ci tenevo a condividere con voi la nostra condizione di studenti definiti “poveri chimici” che ben presto si appresteranno ad addentrarsi nella conoscenza della Teoria dei Gruppi (no, non si tratta assolutamente un gioco di prestigio!) e concetti assimilati.

Scherzi a parte, stamane il nostro professore di Chimica Inorganica II ha esordito proprio in questo modo,  non appena ci ha introdotto le asperità che ben presto ci verranno raccontate – definendoci dei “poveri chimici ai quali tocca studiare la teoria inventata da un matematico poco prima della sua morte” – ed instillando in noi una simpatia ben presto smentita dal primissimo argomento del corso. In parole spicciole: ancora “non comincia” questo secondo semestre, che già “siamo nella melma” (ho detto MELMA!). Ok ok, vi prometto solennemente che vi spiegherò tutto con estrema calma e disinvoltura e che il mio celeberrimo “melodramma” sfocerà, per quanto possibile, nel divertissement o in quella solita ironia che finora mi ha quasi sempre salvato da qualsiasi difficoltà.

A dire la verità, non so nemmeno da che parte cominciare ma, come ci diceva il vecchio professore di matematica, bisogna pur sempre partire da qualche parte, perciò tenterò ancora una volta di seguire il mio “impavido” istinto. Nel frattempo, nel qual caso vi stiate chiedendo cosa diamine c’entri il titolo del post con l’argomento dello stesso, beh… Potete star certi che non lo scoprirete nell’immediato – bensì verso la fine – (mi raccomando, non skippate questa parte perché preda della curiosità, però!). Partiamo dalla scoperta più “impressionante” di oggi, anzi no. Cominciamo da Chimica Organica II… Questo insegnamento, alla fine, si tradurrà in un esame orale, per cui, almeno finché ci si mantiene sul vago… Tutto ciò non è nulla di particolarmente trascendentale.

Il professore di Inorganica II, in accordo con il docente dell’altro canale, vorrebbe istituire un esonero scritto inerente la “malefica Teoria dei Gruppi”, in modo tale che all’esame orale, in caso di esito positivo, la suddetta teoria non ci verrebbe domandata. E fino a qui… il tutto mi appare lievemente trascendentale.

La professoressa di Chimica Fisica II, esattamente come lo scorso anno, istituirà ben due esoneri inerenti la Meccanica Quantistica, per poi terminare con l’esame orale, nel quale si verrà interrogati sulla Termodinamica Statistica. Nel caso in cui uno studente decidesse di non sostenere gli esoneri, egli stesso si ritroverebbe a dover affrontare uno scritto intero con annesso esame orale su tutto il programma. E fino a qui… Capite bene che quest’ultima ipotesi suonerebbe abbastanza trascendentale (per cui bisogna far gli esoneri!)

La sottoscritta che in questo momento vi sta scrivendo, dovrebbe continuare, nel frattempo che si appresta alla frequentazione delle lezioni giornaliere che non le lasciano che pochi scampoli di libertà, a studiare Chimica Organica I, poiché altrimenti se la scorderebbe di sicuro, in vista dell’esame di Giugno. E tutto questo, coniugato allo studio dei due insegnamenti precedenti – si rivelerebbe decisamente trascendentale -.

Ma sbaglio, o ci stiamo dimenticando di Fisica II? In soldoni, questo nuovo semestre potrei definirlo soltanto con una parola che sinora ho più volte nominato:

 

“TRASCENDENTALE”

 

C’è una soluzione a tutto questo? Chissà, magari la risposta è nel titolo “no sense” che ci hanno introdotto oggi:

 

RIBARE EXTRA LEAN

 

Che cosa significa? Significa che per non collassare sui libri avremo un forte bisogno di zuccheri. Ebbene sì… Stamane, poco prima che cominciasse C. Inorganica, sono capitata – o meglio, mi sono diretta – nell’aula del professore di Organica II dell’altro canale, il quale ci stava illustrando le formule degli zuccheri che dovremmo ricordarci in vista del futuro esame orale. Guardando la frase soprastante, in effetti, ci si accorge, dalle lettere che ho evidenziato in grassetto, dell’impiego di una mnemo-tecnica che forse potrebbe salvarci la vita in molte occasioni (un giorno spero di riuscire ad inventarmene una anch’io!).

 

RIB sta per RIBOSIO

AR sta per ARABINOSIO

X sta per XILOSIO

L sta per LIXOSIO

 

Lo so lo so, i nomi degli zuccheri sono veramente strani, ma consolatevi: la loro struttura molecolare è molto peggio (e siamo solo agli inizi!). Volete un’altra frase all’inglese, sempre inventata dal professore? Eccovela.

 

ALL ALTRUISTS GLADY MAKE GUM IN GALLON TANKS

 

Dove:

ALL sta per ALLOSIO

ALTR sta per ALTROSIO

GL sta per GLUCOSIO

MA sta per MANNOSIO

GU sta per GULOSIO

I sta per IDOSIO

GAL sta per GALATTOSIO

TA sta per TALOSIO

 

Allora, che cosa mi dite adesso? Vi ho abbastanza sconvolto? Per lo meno, quest’oggi ho imparato qualcosa e “siamo partiti con il piede giusto”: per il momento, mi risparmio le formule chimiche!

Volete l’ultima? Questa è però del professore di Chimica-Fisica I del semestre scorso (e per lo meno ha un senso, ma vi avverto, lo ha solamente in lingua italiana e per i profani non esperti – in parte mi ci ritrovo anch’io! – non lo avrà in senso chimico)!

 

GOOD PUPILS HAVE STUDIED UNDER VERY FINE TEACHERS

("Gli alunni in gamba hanno studiato sotto la guida di insegnanti molto bravi.")

All’interno di questa bellissima frase, proposta da un professore di Cambridge e riproposta ex novo dal professore, vi sono racchiuse tutte le funzioni di stato – o più semplicemente i parametri – che governano un sistema fisico/chimico, quali:

 

G che sta per ENERGIA LIBERA DI GIBBS 

(funzione correlata alla spontaneità di una reazione chimica)

P che sta per PRESSIONE

H che sta per ENTALPIA

(Funzione che designa – per semplicità – se una data reazione assorbe o cede calore)

S che sta per ENTROPIA

(Emh… Fate conto che NON esista!)

U sta per ENERGIA INTERNA

(Ogni sistema ha un proprio contenuto energetico)

V che sta per VOLUME

F che sta per HELMONTZ

(massimo lavoro ottenibile dal sistema – come suggerito nel commento di sotto!)

T che sta per TEMPERATURA

 

Ok, con quest’ultimo “rebus” credo proprio di aver terminato. Spero vivamente che siate sopravvissuti a questo post! Dal canto mio, sono al momento pervasa da una “strana” tranquillità che verrà parzialmente minata soltanto domattina, non appena dovrò cominciare ad organizzare lo studio di questo “trascendentale semestre”, ma fino ad allora… Godiamoci ancora un po’ di libertà!

RIBs ARe eXtra Lean
RIBs ARe eXtra Lean

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

4 Risposte a “RIBs ARe eXtra Lean!”

  1. Prega di limitarti alla sola applicazione della Teoria dei Gruppi, e di non conoscerne mai le basi matematiche, com’è capitato a me al quarto anno (come ho raccontato nel racconto Fosforo…), perché lì si entra nel tunnel dell’incubo…
    Perché per l’entropia “fate finta che non esista”?
    Comunque l’energia libera di Helmholtz rappresenta il lavoro massimo del sistema.
    Queste memotecniche con acronimi le usano molto gli studenti di Medicina, specie per anatomia. Io a lezione le uso per far ricordare l’appaiamento delle basi azotate del DNA: A-T, C-G, ovvero dicendo cane-gatto.

    1. A quanto ha detto il professore, dovremmo soltanto conoscere le varie operazioni di simmetria che si possono fare su una molecola (e anche questo non mi sembra così scontato) e qualcosa sulle funzioni d’onda… Per chimica-fisica lo sai, non ho “grande stima” di questa materia, quindi avventurarmici anche soltanto di poco… non è il massimo (l’entropia credo sia il concetto peggiore e qualsiasi mia possibile spiegazione mi sembra “inadeguata”!). Sì, per Helmontz adesso che mi ci fai pensare è proprio come hai detto tu – e se non erro in genere si considerano condizioni a volume e a temperatura costanti nel sistema -, sebbene non ci abbia capito granché quando il professore ha cercato di spiegarcela… Comunque, penso che le mnemo-tecniche siano veramente utili!

  2. Sì, certo, in Chimica Fisica si vede solo la tavola di moltiplicazione e le operazioni di simmetria. Al quarto anno ho seguito un corso che si chiamava Fondamenti di Spettroscopia, dove si riprendevano queste cose e si vedevano le basi matematiche. Da delirio.
    Per l’entropia… il disordine molecolare del sistema!
    Helmholtz è il lavoro massimo del sistema:
    dF = dG – pdV = dH – TdS – pdV = dU – TdS
    quindi il lavoro termico + l’energia dissipata nel creare ordine + il lavoro di compressione meccanico.
    Ma tanto non è molto usata…

    1. Sempre ammesso che io continui ed arrivi al quarto anno, da noi ci sarebbero tre curricula: uno inorganico-chimico fisico, uno organico e l’altro chimico-biologico…. Penso che questi fondamenti di spettroscopia capiterebbero più che altro nel primo caso (ed io mai e poi mai lo sceglierei), perché l’unico insegnamento comune a tutti e tre i curricula sarebbe Chimica-Fisica IV (e mi sembra che l’argomento principale siano le soluzioni colloidali), Ambiente e salute e Chimica Organica IV. Già, l’entropia continuerei a definirla così, sebbene “l’influenza” del mio vecchio professore di Chimica-Fisica non mi sia stata del tutto indifferente, per quanto bizzarra. Per Helmontz… Già, le famose relazioni di Maxwell dalle quali poi si ricava tutto l’apparato che collega le funzioni di stato le une alle altre… Soltanto a ripensarci, quasi ho l’orticaria!

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