Primo anno accademico: la mia esperienza

  • Il primo anno accademico è terminato esattamente un mese fa, ovvero il 24 settembre. Durante questo intenso quanto difficile periodo, sono riuscita a dare tre esami: Chimica Generale, Chimica Inorganica Fisica I. Ovviamente, la strada è ancora molto lunga: un nuovo anno pieno di scoperte (spero interessanti) mi attende. Ma la passione per la scrittura sarà per sempre il motore della mia esistenza, quella forma di ribellione che raramente potrebbe trovare altra forma di esprimersi se non attraverso quelle meravigliose parole di cui è costituita la nostra lingua. Quella passione che, nonostante le difficoltà e gli impegni universitari, troverà sempre la sua voce attraverso i miei scritti.

 

24 Settembre 2018 – Inizio del primo anno di università

Ore 8:55.

Mi appresto con entusiasmo ad intraprendere un nuovo percorso dal quale so bene di non uscire indenne. Non sapendo ancora ciò che mi aspetta, mi avvio di corsa in aula.

Il mio professore di matematica, nonché preside della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, si appresta a redigere un breve discorso sull’importanza che la matematica ricopre nelle scienze in generale. Il suo discorso è interessante, incalzante e profondo: mi sembra un tipo molto simpatico, severo ma giusto.

In effetti, mi accorgo subito quanto la sua ‘verve’ sia coinvolgente e positiva per chiunque studente si appresti per la prima a volte a studiare quella bestiale materia: Istituzioni di matematica I o, se volete, Analisi I.

Terminata la prima lezione di matematica, entra in gioco il mio professore di Chimica Generale: anche lui sembra molto simpatico, sebbene inizi col dire che il suo esame miete un numero abbastanza consistente di vittime.

Ma niente paura.

La Chimica non sarà un grandissimo problema, almeno ai primordi: possiedo infatti delle basi che posso definire abbastanza buone e, dunque, dovrò sicuramente approfondire le mie conoscenze attraverso degli esercizi numerici.

Numeri: il mio punto debole.

Ovunque ci sia la matematica, sono infatti sicura di cadere in un dirupo e di non rialzarmi poi tanto presto. Contratto il debito di ingresso, ho avuto infatti modo di recuperare tramite degli incontri pomeridiani concernenti la matematica di base.

Presto fatto: debito superato. Ma siamo solo agli inizi. Fin dalla prima settimana noto infatti delle difficoltà che, almeno a prima vista, mi sembrano insormontabili. Impossibili da scalare.

Mi lascio trascinare dalla corrente e, tra un misto di ‘noia’ e allegria, passa il primo anno di università. Nuove amicizie, nuove conoscenze e nuovi professori al secondo semestre. Il primo, però, sarà quello che non potrò mai dimenticare.

Nonostante le varie difficoltà, infatti, mi sento di dire di aver vissuto in un ambiente dinamico e molto stimolante. Il secondo semestre è stato invece più stressante, sebbene anche quest’ultimo sia trascorso a una velocità supersonica.

Anche quest’anno, spero di vivere delle esperienze formative e di riuscire ad affrontare quegli esami che mi sembrano tuttora impossibili.

Ad affrontare l’analisi matematica: sono consapevole che, con un pizzico di impegno, posso riuscire ad estinguere questo esame. Sono riuscita infatti a superare i tre esami che ho sostenuto con risultati discreti, dunque la situazione non sembra poi così malvagia.

Le mie passioni sono e saranno ancora, però, il mio tutto. Quel motore che mi spingerà ad andare avanti, anche contro me stessa e, a volte, contro le mie stesse inclinazioni.

La musica coniugata alla danza, e la scrittura.

Non credo potrò mai dimenticare l’effetto che queste passioni hanno esercitato su di me, quanto forza sono state in grado di infondermi. Adesso, io non so cosa farò nella vita, ma una cosa la so per certo.

Continuerò a scrivere con la grande speranza di poter, un giorno, pubblicare qualcosa. Un qualcosa che possa rendermi completamente fiera della persona che vorrei essere.

Comunque andrà, qualsiasi lavoro andrò a svolgere, farò in modo che la scrittura cammini con me. Sempre al mio fianco, sempre pronta a ricordarmi che, se esiste un posto nel mondo anche per me, un giorno lo occuperò.

Fino alla fine dei miei giorni.

Il primo anno all'Università "La Sapienza" di Roma
Il primo anno all’Università “La Sapienza” di Roma

Offerta formativa – Chimica

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

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