Mondadori Point
Ragazzi, è ufficiale: mi sono innamorata.
Vedere quelle pile di libri sistemati sugli scaffali è stato davvero emozionante, un’esperienza che ha rinnovato e rinvigorito il mio spirito amante della lettura e del magnifico odore della carta stampata. Sì, il ‘paradiso terrestre sublacense’ è stato finalmente aperto al pubblico oggi, 27 Aprile, in Via Cavour, 9, proprio vicino all’edicola cui soglio recarmi sin dalla più tenera età. La giornata non si era a me prospettata nel migliore dei modi, ma mi è bastato entrare lì dentro per far tacere finalmente i miei pensieri e le mie preoccupazioni accademiche, per gettarmi all’appassionata ricerca dei miei autori preferiti, di un qualche romanzo giallo o, perché no, di un qualche libro di divulgazione e/o saggistica. Ed è proprio questo ciò che ho trovato. D’altronde, non potevo certo andarmene via da quel paradiso a mani vuote.
Tranquilli, contrariamente a quanto recita la frase associata all’immagine, questa volta non ho esagerato.
Due buste sono dei miei amici, anche loro ‘fanatici’ (anche se forse mai quanto me) della lettura e della scrittura. Quanto a voi, ormai (se avete letto i corrispettivi articoli della sezione “Libri”) conoscete la mia passione per Carlo Rovelli.
Ergo, ho acquistato un altro dei suoi libri. Un libro dal corposo titolo: “Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza.”
Il volume è un po’ particolare, in quanto figura in esso una raccolta di articoli che il fisico scrisse per il “Corriere della Sera” (ed altre testate giornalistiche) e che spaziano dalla Fisica alla Filosofia, dalla letteratura alla politica, dalle esperienze personali a quelle collettive. Ciò che più mi ha colpito è che, dando uno sguardo sommario all’interno del libro, gli articoli non sono poi molto brevi.
Certo, non saranno mai lunghi quanto i tuoi! – starete giustamente pensando -.
Sì, mi rendo conto che forse, alle volte, i miei articoli risultino troppo esagerati e magari anche pesanti da leggere ma spesso, quando si ha troppo da dire o da raccontare e non ci si può sfogare con nessuno se non con il muro, si fa quella fine… 🙈
Scherzi a parte, gli articoli che scrivo in questo Blog non sono, ovviamente, dei veri e propri articoli. Perché gli articoli di giornale hanno un titolo ben preciso, a seconda dell’argomento di cui si vuole trattare. Sono accompagnati da sottotitoli e da quella giusta imparzialità che si richiederebbe ad un qualsiasi giornalista. Ma io voglio far affiorare il mio punto di vista, e non sempre ci si riesce attraverso la scrittura di un articolo di giornale. Spesso, il giornalista esprime il suo parere nelle ultime righe attraverso battute taglienti oppure, tanto per citare i miei amati Genesis, ‘Behind The Lines’ (ovvero dietro le righe del testo), in modo esplicito ma, altrettanto spesso, implicito. Ha l’arduo compito di condensare il tutto in poche parole, rispondendo alle seguenti domande (le cosiddette cinque W):
Who? (Chi?)
What? (Che cosa?)
Where? (Dove?)
When? (Quando?)
Why? (Perché?)
Ma gli articoli di Rovelli sono un po’ diversi, e questo mi dà una piccola speranza. Posso ancora migliorare e capire lo stile di scrittura di questo fisico che, per puro caso, è approdato sui giornali per dire la sua, per giunta sui più disparati argomenti. Insomma, mi sono sempre rimproverata del fatto di essere un’eterna indecisa, una ragazza dalle troppe passioni. Ma sembra che Rovelli non sia da meno, e questo mi dà l’entusiasmo di continuare a vivere delle mie passioni e dei miei sogni. Non a caso, un estratto della prefazione del libro recita così:
Gli articoli che seguono spaziano in direzioni diverse. Parlano un poco di scienza; di più di poeti, di qualche viaggio, della mia generazione, di ateismo, buchi neri, telescopi, viaggi psichedelici, sorprese intellettuali e considerazioni diverse; parlano delle mie passioni e dei miei sogni.
Insomma, credo proprio che ci sarà da divertirsi. Pertanto, non appena avrò terminato di leggere “L’ordine del Tempo”, mi fionderò nella lettura di questo libro. Sono davvero curiosa di scoprire dove Rovelli mi porterà, questa volta.
