Le leggi della Termodinamica sono uguali per tutti… Oppure no

(Buon Natale a tutti… così!)

 

I Anno – I Semestre

Prof di Chimica Generale:

“L’entropia è la misura del grado del disordine di un sistema.”

II Anno – I Semestre

Prof di Chimica-Fisica I:

“Che NON MI SI VENGA A DIRE – ve ne prego – che l’entropia corrisponde al grado di disordine associato a un sistema. L’entropia è correlata alla dissipazione dell’energia.”

 

Io: “Omg. Quest’oggi, la mia vita è cambiata… Ma anche no.”

Ok, forse non mi crederete, ma ve lo dirò lo stesso… Non era davvero mia intenzione costruire questo triste alberello di Natale che è venuto fuori dalla citazione di questo articolo (che tra l’altro, non avevo affatto intenzione di pubblicare quest’oggi). La verità è che, guardando alla forma delle parole,  ho notato una vaghissima somiglianza con una sorta di albero di Natale (attenzione, si vede bene solo da computer!) che ho terminato di costruire tramite stella cometa e vasino di ceramica, clip art estrapolate da PowerPoint. Lo so, lo so, nello scorso post avevo asserito che molto probabilmente avrei ripreso a scrivere verso l’inizio/metà di Gennaio, ma dato che mi si è presentata oggi una succosa occasione legata ad un aspetto divertente legato alla Chimica-Fisica, non potevo fare finta di niente.

E poi siamo ormai quasi giunti a Natale, perciò pubblicare il post verso la metà di Gennaio come avevo inizialmente preventivato si rivela in tal caso impossibile; sarebbe fuori tempo massimo! Or dunque, ne approfitto ora per presentarvi alcune “citazioni” originali, altre “no-sense”, altre ancora divertenti (oppure “tristi”, dipende dall’interpretazione che se ne fa e dalle circostanze) che il mio bizzarro – quanto, a mio parere, genio assai incompreso da tutti (patito – ahimè! – di Fisica) – professore di Chimica-Fisica ci ha presentato a lezione, nelle sue diapositive. (…Certo, compariranno dei termini tecnici che a voi non interesseranno minimamente, ma state tranquilli… È la prassi).

In questi giorni, in effetti, sono alle prese con l’arduo studio di questa materia in vista del futuro esame che dovrei affrontare tra qualche settimana. Dunque, con lo scopo di alleggerire anche la tensione derivante dall’apprendimento di questa incomprensibile materia – o per lo meno così mi appare per molteplici aspetti – mi accingo a pubblicare questo post con lo scopo di riderci un po’ su, ma anche riflettere su qualche spunto interessante. In questo post, mi limiterò semplicemente ad “illustrare” quanto detto “dall’americanofilo professore”, senza entrare troppo nel merito riguardo la sua personalità. Qualcosa mi dice che dalle citazioni lo comprenderete senza che io apra ulteriormente bocca. Perciò, traetene pure le conclusioni che preferite.

 

 

“La Termodinamica è una scienza di moda (sic!). Saprete che esiste un disco recente, intitolato “The Second Law”*. Anche nei Simpson si parla di Termodinamica.

 

Nonostante il suo aspetto modaiolo, è molto più utile di quanto non sembri a prima vista. Il modo in cui si è sviluppata è singolare. In certi aspetti, la sua storia ricorda quella del rock. Ha iniziatori, creatori, grandi interpreti.”

*Il disco di cui parla il professore è dei Muse (gruppo che conosco soltanto di nome).

 

“Un gas ideale non esiste, è come la donna ideale.”

 

“La Termodinamica usa molta teoria perché “experiments are costly” e non sempre realizzabili. Un esempio è quello del termometro a mercurio. Se volete determinare (dT/dP)v=cost con un esperimento, avreste buone possibilità di rompere il termometro. È l’esperimento della febbre mangerella.”

 

 

“Come tutti i veri taccagni (zio Paperone), la Termodinamica riutilizza (ricicla) quanto ha, per ottenere qualcosa di nuovo. Zio Paperone lo fà con i francobolli usati.”

 

 

 

 

(Per rispondere a un quesito…)

“The answer, my friend… (is blowing in the wind).”

 

 

 ” ‘Nuts!’ direbbero gli americani…”

 

“Non sempre potrò giocare con gli esperimenti secondo le mie regole. Questo è un fatto eludibile. Dovrò forzare il sistema a dare una risposta che sono in grado di interpretare. Come Bilbo Baggins con Gollum (ricordate lo Hobbit ed il Signore degli Anelli?), dovrò operare con sperimentale malizia.”

 

 

“Cerco di generalizzare quanto finora fatto “just for fun.”” 

 

Gruppo rock canadese-statunitense - Toronto 1967
Gruppo rock canadese-statunitense – Toronto 1967

(Per spiegare il significato di una funzione di stato):

 

“The band avrebbe detto: “Oh, to be home again, there’s no work left there…”

 

 

 

 

“Il sistema termodinamico può essere considerato una banca: vige la logica egoistica. Assegno un segno positivo al lavoro fatto sul sistema: seguo la logica delle BRACCINECORTE.”

 

 

 “Il ciclo di Hess aiuta i pigri.”

 

 

“Debbo inventare una nuova funzione termodinamica, che sia anche funzione di stato e che permetta di discriminare la spontaneità di un processo. Da un certo punto di vista la funzione dovrebbe dirci se un processo “si può fare!” (Frankestein Junior) o no.”

 

 

 

“Dire che un evento è possibile, o no, è comune a molti assunti della fisica. Pensate alla velocità della luce nel vuoto come limite superiore alla velocità di trasmissione di un segnale… Bene, ora che ho visto “ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”, vado oltre.”

 

“Non so se seguiate le serie dei Simpson in TV. Essa è spesso ricca di notazioni scientifiche ben articolate, tipo le puntate cui partecipava Stephen Hawking o Richard Dawkins. In una delle puntate si raccontano le ambasce di Lisa durante lo sciopero degli insegnanti: le mancano le valutazioni!

La ragazza si avvantaggia a casa, costruendo un congegno che garantisca il moto perpetuo. E si mette all’opera. Interviene Homer che le dice: “Lisa, in questa casa, noi rispettiamo le regole della Termodinamica.” Se lo dice Homer, potete pensarlo anche voi… Quindi: RISPETTIAMO LE REGOLE DELLA TERMODINAMICA!

 

 

 

“In un sistema termodinamico, ci può essere più di un tipo di lavoro all’opera. Starway To Heaven (Led Zeppelin)!”.

 

 

 

Il professore utilizza questa frase dei Rolling Stones per introdurre un nuovo argomento: le miscele.

 

“Let me please introduce myself…”

 

 

(Per introdurre il terzo principio della Termodinamica… In parole molto blande, vi sono delle determinate condizioni sperimentali nelle quali alcune sostanze possono raggiungere lo zero assoluto di temperatura – la temperatura più bassa che si possa raggiungere -. In verità, si scopre che tale temperatura è soltanto teoricamente raggiungibile – sebbene vi siano degli assunti che attestino il contrario –  perché magari, in un certo senso, li si approssima -: ci si può avvicinare in modo molto prossimo allo zero assoluto, ma mai raggiungerlo. Dunque, l’enunciato più semplice del principio – tralasciando ovviamente dimostrazioni varie – è il seguente; “Risulta  impossibile raggiungere lo zero assoluto di temperatura”. Se si potesse raggiungere lo zero assoluto, le molecole sarebbero immobili e come sappiamo, ciò non è possibile, dato che queste si muovono incessantemente scombinandosi o ricombinandosi con altre sostanze…).

 

“È un argomento delicato, di carattere filosofico. Filosofico nel senso di “Natur-philosophie”, alla Goethe, alla Bertrand Russel o alla Maxwell. Filosofia nel senso di filosofia della scienza, o positivismo logico. Creo un paradosso (una specie di dimostrazione per assurdo). È detto il paradosso del barbiere.

In filosofia, l’immagine del barbiere è ricorrente. Guglielmo da Ockam aveva usato il concetto di rasoio per spiegare come ricorrere al minor tempo possibile di energia esplicativa, tagliando via il superfluo, come fa il barbiere col rasoio. Russel ideò il ‘paradosso del barbiere’. In un paese dove tutti gli uomini sono rasati, c’è un solo barbiere che rade tutti quelli che non lo fanno da soli. Chi rade il barbiere?

Analizzando il problema con la teoria degli insiemi, si ha l’insieme degli uomini che si radono da soli e di quelli che si fanno radere. Il barbiere si rade da solo? No, perché rade gli uomini che non si radono da soli! Qualcun altro lo rade? No! Ci troviamo di fronte ad un paradosso. Per superarlo, bisogna correggere la convinzione errata secondo cui per ogni proprietà debba sempre esistere un insieme: in qualche caso non si ha nessun insieme coerente.”

 

La citazione seguente si raccorda alla proposizione posta “nell’albero di Natale” a introduzione del post:

“Il ‘disordine’ in un cristallo tende a scomparire a basse temperature, alle quali molti di loro divengono ‘perfetti’. Cosa significa ordine e disordine nel mondo atomico e/o molecolare? Ordine e disordine sono categorie morali, NON scientifiche. Ecco perché non mi piace associare l’entropia al concetto di disordine.”

 

Bene, con quest’ultima citazione credo proprio di aver finito. Comunque… Volete sapere cosa significa la parola “entropia”? Il suo significato è “trasformazione”. Al momento, la mia è una trasformazione in corso, che si esplica tra le pagine di un quaderno quasi del tutto incomprensibile e dei video in inglese che al momento sembrano essere la mia “unica speranza”. Pensate che nel mio Dipartimento, all’università, vige una tradizione: durante il periodo natalizio, gli studenti appongono sull’albero di Natale (sì, questa volta è quello vero!) i propri desideri accademici (e non…).

Ammetto che quest’anno ho avuto la forte tentazione di scrivere anch’io un bigliettino a “Babbo Natale”. Beh, diciamo comunque che sì, l’ho fatto, per lo meno con il pensiero. Comunque, spero davvero che questo Natale sarà per voi lettori un Natale speciale, così come mi auguro che possa esserlo anche l’anno che verrà! Ad ogni modo, tornando alla tematica ‘esami’ & CO… L’unica certezza cui farò appello il fatidico giorno di questo ‘impossibile’ esame? Sicuramente, non mi azzarderò mai e poi mai a scrivere sul compito la parola “disordine”, altrimenti correrei senz’altro il rischio di giocare male la mia difficile partita!

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

4 Risposte a “Le leggi della Termodinamica sono uguali per tutti… Oppure no”

  1. Giuro! Quando a lezione spiego termodinamica dico esattamente la stessa frase, parola per parola, del tuo prof. di Chimica Generale! 🙂
    Ma anche perchè non si può iniziare con la frase del prof. di Chimica Fisica, non ci sono gli elementi per far capire che aumentando il disordine si abbassa l’energia del sistema…
    Comunque, non mi era mai capitato di sentire qualcuno citare i The Band…
    Per quanto riguarda il terzo principio, in effetti allo zero assoluto le molecole non sarebbero immobili, perché avrebbero ancora un mezzo quanto di energia. La materia non è mai ferma. Infatti, data la forma della curva di energia di potenziale, l’energia di punto zero non corrisponde allo zero (cioè al punto più basso della curva), ma appunto a hv/2.
    Tra l’altro il terzo principio dice che allo zero assoluto l’entropia di un cristallo perfetto è nulla. In realtà corrisponde a quella che viene chiamata entropia residua, che è una specie di entropia statistica e non legata al moti delle molecole.

    1. Sì, la prima frase è di solito quella che dicono tutti i prof di chimica/scienze in generale! 😀 Comunque devo stare veramente attenta a non utilizzare la parola “proibita” che il prof non accetta per sua ideologia, altrimenti davvero non so cosa potrà uscirne fuori… Tra sette giorni (mio malgrado!) lo scoprirò… Non vedo l’ora che finisca questa settimana infernale solamente per vedere che cosa si è inventato stavolta quel professore (che tra l’altro è lo stesso docente che ha rotto in mille pezzi lo strumento di cui ti avevo parlato in un tuo articolo 😂). Spero tanto di avere un po’ di fortuna!

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