Fumetto: quando la fantasia si traduce in realtà

  • In questo articolo parlerò di un’altra passione che mi accompagna, ormai, da qualche anno: il fumetto, attraverso il quale la fantasia viene tradotta in realtà. I grandi classici della letteratura, le numerose scoperte scientifiche e le piccole storie ispirate alla vita di tutti i giorni, sono solo alcuni degli argomenti trattati attraverso il disegno. L’ingrediente fondamentale per la creazione di storie mozzafiato è, senza dubbio, la fantasia, nonché la tecnica di esecuzione del fumetto e delle sue minuziose componenti.

 

In terza media, una grande passione si fece spazio, quasi per caso, dentro di me. La professoressa di arte ci aveva assegnato un disegno a piacere da scegliere all’interno di uno dei suoi libri. Lo sguardo mi cadde su un fumetto della Carica dei 101. Decisi di disegnarlo. In realtà, la raffigurazione non era molto complessa, sebbene quella fosse un’esperienza totalmente nuova per me.

Terminato il disegno, la professoressa mi fece i complimenti ma, allo stesso tempo, mi consigliò di definire i contorni dello stesso tramite un pennino nero. Pur non essendo molto convinta, ascoltai il suo consiglio e feci come mi aveva detto. Non sapevo ancora che quel disegno sarebbe stato solamente il primo di una lunga serie e che, soprattutto, avrei ben presto coltivato una nuova passione.

Da quel momento, infatti, ogni qualvolta era in programma la lezione di artistica, mi accingevo a disegnare tantissimi fumetti a casa per poi mostrarli alla professoressa, che sembrava sempre più soddisfatta dei miei progressi. È vero, avevo appena cominciato, ma la passione stava sbocciando sempre più forte, dentro il mio cuore.

Non sapevo spiegarmi il perché, ma amavo copiare i fumetti semplicemente dai giornalini di Topolino per poi rifarli a grandezza naturale, su un foglio A4. Inutile dire quanto ci volesse per realizzarli: neanche dovessi progettare io stessa una storia! Ore ed ore passate a disegnare, cercando di migliorare i dettagli e ciò che mi appariva mediocre… Ore ed ore passate a sognare un possibile futuro da fumettista sebbene sapessi che, in realtà, il mio futuro sarebbe stato un altro.

Infatti, avevo già scelto il liceo linguistico. Amavo il francese sopra ogni cosa – e lo amo tuttora – dunque non ero disposta ad abbandonarlo, sebbene fino all’ultimo abbia avuto un minimo di indecisione. Se avessi voluto frequentare il liceo artistico sarei dovuta andare a Tivoli, mentre se avessi deciso di optare per il liceo classico o per il linguistico sarei rimasta nel mio paese, senza dover minimamente affrontare le fatiche che avrebbe comportato il viaggio.

Ad oggi, posso dire di essere totalmente contenta della scelta che ho fatto. Ho intrapreso un percorso di studi che mi ha portato ad una grande crescita dal punto di vista mentale e cognitivo. Insomma, sono stati degli ‘anni senza fiato’. D’altronde, la passione per il fumetto non mi ha mai abbandonato. In effetti, ancora adesso mi cimento, di tanto in tanto, a disegnare qualcosa per cercare di non perdere l’allenamento.

Se devo essere sincera, comunque, mi sono accorta di essere migliorata notevolmente rispetto agli anni precedenti. Ognuno possiede una propria tecnica per il disegno, e io ho trovato finalmente la mia. Dapprima, cerco di copiare al meglio il fumetto che ho scelto, per poi ricalcarlo con un pennino nero a punta fine, in modo da risaltarne i contorni.

Ovviamente, il passo successivo consiste nel colorarlo e, di tanto in tanto, aggiungere un proprio tocco personale per fare in modo che ci sia qualcosa di mio. Amo, ad esempio, modificare le scritte rappresentanti i nomi dei vari personaggi, oppure colorare il loro abbigliamento secondo i miei gusti e i miei desideri.

Non ho mai creato una vignetta, un personaggio o qualcosa di simile di mio pugno ma, nonostante ciò, mi piace molto tentare di affinare la tecnica ogni qualvolta mi pongo l’obiettivo di copiare un disegno. Risulta ovvio, comunque, che non sempre si riesce a disegnare: ci sono giorni in cui ciò risulta impossibile.

Complici i troppi impegni, o magari preoccupazioni accademiche, soprattutto riguardanti esami difficili da preparare…. Insomma, il tempo è un requisito fondamentale per riuscire a creare nonché a copiare qualcosa, così come la pazienza richiesta nell’esecuzione di tale compito. Avere la testa fra le nuvole non facilita di certo la situazione!

Spesso, si nutrono molte aspettative riguardo al fatto di poter riuscire, con impegno e dedizione continua, in qualsiasi cosa. Sebbene questa ideologia non risulti sempre veritiera, lo è nella maggior parte dei casi. Le passioni vanno coltivate, e da queste si può percepire, attraverso un allenamento più o meno costante, un significativo e decisivo miglioramento.

I miei disegni appartenenti al periodo delle medie e a quello liceale ne sono la viva testimonianza. Ovviamente, la perfezione non esiste, ma è proprio questa la bellezza che si cela nell’arte del disegno. Il potersi migliorare costantemente, senza troppe pretese né mancanza di fiducia in se stessi.

L’importante è divertirsi, sperimentare e, soprattutto, non riuscire a spiegarsi mai il perché qualcosa ci piaccia così tanto da poter dimenticare, anche solo per un attimo, la realtà e le sue infinite preoccupazioni.

La passione per qualcosa ci rende vivi, ci rende persone semplicemente vere. Semplicemente uniche.

Passione fumetto…

Ecco alcuni dei miei disegni, tratti dai bellissimi personaggi Disney: il primo fumetto, nel particolare, non è ricalcato con il pennino nero ma semplicemente con il colore pastello.

Carioca e Paperino
Carioca e Paperino
Paperino e la sua 313
Paperino e la sua 313
Paperino il sultano
Paperino il sultano
Topolino, Clarabella e Pippo nell'antico Egitto
Topolino, Clarabella e Pippo nell’antico Egitto

http://www.topolino.it/fumetti/

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

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