6 CFU travestiti da 12?

Ormai lo si sa, se almeno una volta per semestre non mi sfogo a dovere non va bene. Ok che siamo a 4 esami dalla fine, ok che dovrei essere al settimo cielo soltanto al  pensiero che quando tutto finirà («tu dimmi quando, quando!» Cit. ♫) mi ritroverò soltanto con la benedetta tesi tra le mani, ok che ho superato cose ben peggiori (forse?) di uno “stupidissimo” esame di Biochimica (che poi tanto stupido, alla fin fine, nun è), ok tutto quello che volete… però devo ancora superare un tantino l’ennesimo shock. Esatto, sono tornata (a rompere i cabbasisi, come direbbe il buon Camilleri) – e una volta di più mi tocca riempire questo spazio delle mie scemenze da studentessa disperata (non lo faccio da un pezzo, quindi magari me lo posso concedere!), perché… perché non ho altro da fare! :mrgreen: 

Le due, meravigliose settimane trascorse a Montesilvano mi sono sicuramente servite per ricaricare un minimo le batterie in vista della nuova (ed estenuante) sessione d’esame che mi toccherà affrontare, ma dall’altro lato mi hanno bellamente permesso di saltare quella di Settembre. Ergo, ho ricominciato a studiacchiare (perché ormai sapete che per gli esami a me intollerabili utilizzo sempre questo bel termine) in vista di un esame da estirpare a Novembre: quella maledettissima Biochimica, appunto. Dunque… Premetto di non essere totalmente ignorante in materia – complice il fatto di aver sostenuto Organica II – ma mentirei se non vi dicessi che, nel bel mezzo del mio studio matto e disperatissimo, la parte più orribile e noiosa non sia stata proprio quella inerente alle biomolecole. Una parte che, tra l’altro, ho odiato sin dal liceo, indipendentemente dalla grossolana infarinatura fornitaci dal nostro professore del triennio – e che speravo con tutto il cuore, segretamente, intensamente, che non saltasse fuori all’esame di Stato. Della serie: chiedetemi tutto – se volete, che so, persino il filosofo Edmond Husserl, di cui tra l’altro non capii mai una beata mazza un bel nulla e ho dovuto letteralmente improvvisare quando mi è stato chiesto di spiegarlo alla classe (io, in quel momento specifico: gracias prof, te se ama!☆) – MA NON la Biochimica. E fortunatamente, quel 7 di Luglio di ormai (ahimé!) quattro anni fa, nessuno si azzardò a minacciarmi a suon di lipidi, carboidrati, proteine e cavoli vari. Che poi, ora come ora, si può solamente ridere nel risfogliare i libriccini delle superiori inerenti alla Chimica, perché è ormai assodato che quelle pochissime nozioni che avevamo affrontato allora non sono per nulla paragonabili alla muraglia da “6 CFU” che mi toccherà scavallare adesso. Perché, a detta di alcuni compagni, questo mattone da 6 CFU andrebbe preparato come se fosse un esame da 12… e io, dopo le continue mazzate ricevute ad Analisi II (questi esami da 6 CFU sono un completo stillicidio, a quanto pare…), non posso fare altro che augurarmi, invece, di andarmene a quel paese anche con un bel 18 in tasca. Della serie: non sono più disposta a impazzire per un esame il cui corso, tra l’altro, non è stato spiegato per niente bene da nessuno dei due professori che hanno avuto l’onere di presentarcelo. Personalmente, ho trovato i “video DAD” davvero caotici, alle volte sconclusionati. E persino le stesse slides fanno veramente pietà e misericordia (mi sto sforzando di mantenere una certa eleganza nell’esporre questo ennesimo, inutile sfogo – impresa piuttosto ardita, direi…).

Quanto al libro… beh, ovviamente il Voet la fa sempre molto lunga – e alle volte, sin troppo complessa –, perciò mi sto arrangiando nello scrivere riassunti su riassunti su fogli volanti per tentare di articolare almeno un discorso sensato quando mi toccherà andare dinanzi al tribunale dell’inquisizione per la ventordicesima volta – alias l’ennesima docente imprevedibile. E pensare che questo esame orale – assieme a Chimica Organica III, che mi fa letteralmente rabbrividire (perché, Inorganica II no?) – avrei voluto darlo per ultimo! Un mio compagno di università, però, mi ha consigliato di estinguerlo dopo Organica II, e quindi eccoci qui… a pregare di non impazzire come ai tempi di Analisi II e Chimica-Fisica II! E magari, a riderci un pochino sopra – scrivere questi post, perlomeno, mi aiuta in questo senso!

Lo so, ragazzi miei, lo so benissimo che la Biochimica non potrà mai essere paragonata ad altre mostruosità, ma è pur vero che trovarsi su WhatsApp messaggi del tipo “Preparate la Biochimica come se fosse un esame da 12 CFU (sì lo so, lo so che l’ho già detto, ma non riesco proprio a farmene una ragione perchéiovolevoprepararlounpo’così!), “la professoressa è molto specifica sulle domande d’esame, non la sottovalutate”, e via discorrendo non è stata la notizia più carina che potessi ricevere alle diciotto di questo pomeriggio, quando già di base non ho concluso poi molto. Della serie (sì, è la terza volta che inizio una frase in questo modo, ma misa tanto che il mio vocabolario si sta limitando assaje): Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate.

E se lo dice Dante… abbiamo forse scampo? Forse sì-Forse no-Non lo so. Presumo che, anche questa volta, il tempo ce lo dirà. E menomale che, nonostante tutto, il programma è stato limitato maggiormente rispetto agli anni scorsi (per mia somma fortuna, dovremmo studiare ben poco del metabolismo, hanno detto no persino al ciclo dell’acido citrico – e, repetita iuvant, menomale)!

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

6 Risposte a “6 CFU travestiti da 12?”

  1. Cara Eleonora,
    purtroppo lo avevo detto in tempi non sospetti che tutte le scienze del Liceo erano nulla rispetto ad un solo corso universitario di 40 ore!!!
    Non demordere e in bocca al lupo!!!

    1. Caro professore,
      ritrovarmi questo suo bellissimo – e del tutto inaspettato! – messaggio proprio qui, nella mia personale nicchia di sproloqui, mi ha davvero trasmesso tanta grinta!
      Cercherò di mettercela tutta e di non soccombere di fronte alle ultime difficoltà!

      Grazie infinite per il suo costante incoraggiamento (questo scossone mi ci voleva proprio)! E soprattutto, per il “non demordere”, espressione che ormai è diventata il mio motto! Crepi il lupo!

      PS: Lo so, il mio è stato un bel salto nel vuoto, però… a dispetto di tutto, non mi fermerò di certo a pochi passi dal traguardo!

    1. Per me lei rimarrà sempre Il Prof numero uno! In effetti, proprio grazie al suo incoraggiamento costante ho realizzato che nei momenti di difficoltà non bisogna mai mollare la presa, bensì avere il coraggio di affrontare il tutto a testa alta!
      Della serie – parafrasando “qualcuno” –: Only the brave!

  2. Biochimica era da 6 CFU solo sulla carta già ai miei tempi, figurati… Ne vale almeno 10, se il programma è lo stesso…
    Il docente scriveva i lucidi in tempo reale (sì, compreso strutture come la vitamina B12…), li proiettava, e poi andava avanti a parlare, camminando avanti e indietro per l’aula, fino a interrompersi per il lucido successivo, mentre intanto si cercava di prendere una mole di appunti come dei matti. Appunti che mi divennero praticamente un libro…
    E a questo proposito, il libro di Biochimica più quotato è il Lehninger. Quello che hai citato non lo conosco…

    1. Insomma… una “bellissima” esperienza la tua, a quanto “vedo”!

      Vabbè, io oramai mi sono avviata e non mi importa un fico secco della difficoltà dell’esame, ho raccolto tutte le mie energie e studierò un po’ ovunque – alias libro/slides e video di internet e “video DAD” (che ho deciso di rivedere dall’inizio per “salvare il salvabile”; diciamo che alcune cose si capiscono, altre… meno)! E farò fior fior di riassunti!

      In fin dei conti, non è Chimica-Fisica, anche se devo dire che il libro rende alcune cose abbastanza toste… ma non ci si arrende di certo!

      Io, la prima volta che vidi il Lehninger, mi trovavo in biblioteca (misa tanto che stavo preparando ancora Analisi II…), ed è inutile dire che mi stava per prendere un colpo, ho avuto un’ansia assurda… spiavo lo studente di fianco a me con quel librone gigantesco e mi chiedevo se lo avessi dovuto studiare tutto, un “bel” giorno. Ovviamente, la risposta era negativa, però… quando la professoressa ci disse che avrebbe seguito il Voet e che quello andava più che bene, non ho esitato un attimo e l’ho stampato preferendolo all’altro (anche se tanto più piccolo non è, sono comunque più di 900 pagine. Alla fine dei conti, però, ci sono molte cose da saltare, dovremmo arrivare all’incirca fino alla 400)!

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