- Gli idracidi sono una classe di composti binari, ovvero formati da due elementi chimici: idrogeno e un non metallo, generalmente un alogeno appartenente al gruppo XVII. Tali acidi si ottengono tramite una semplice reazione di sintesi.
1.1. Idracidi – Introduzione
Gli idracidi sono, come già enunciato, acidi binari formati da idrogeno e un alogeno. La nomenclatura è semplice: si antepone la parola acido e poi si postpone il suffisso -idrico al nome del non metallo. Ad esempio:
HF Molto solubile acqua | |||||
HCl Molto solubile in acqua | |||||
HBr Solubile in acqua | |||||
HI Solubile in acqua |
Questi vengono anche detti “acidi alogenidrici” poiché composti da elementi del gruppo 17, gli alogeni: acido fluoridrico, acido cloridrico ( o acido muriatico), acido bromidrico e acido iodidrico.
1.2. Metodi di ottenimento
Gli idracidi si ottengono tramite una reazione di sintesi genericamente rappresentata come A + B —-> AB. Dunque per ottenere i suddetti composti, si avrà:
H2 + F2 —->> 2HF
H2 + Cl2 —->> 2HCl
H2 + Br2 —->> 2HBr
H2 + I2 —->> 2HI
N.B: il Fluoro e il Cloro sono allo stato gassoso, il Bromo si trova allo stato liquido, lo Iodio allo stato solido. Da cosa dipendono questi stati fisici differenti, sebbene tali elementi appartengano al medesimo gruppo? Lo scoprirete nell’articolo in cui parlerò delle cosiddette “forze intermolecolari”.
1.3. Nomenclatura IUPAC
È necessario, in questo caso, fare una precisazione riguardo ai due sistemi di nomenclatura utilizzati, poiché, in questo caso, riguardano la differenziazione degli stati fisici dei composti coinvolti nelle reazioni precedenti.
Nel caso in cui venga utilizzata la nomenclatura tradizionale, il composto prende il nome di acido poiché si suppone che questo si trovi in soluzione acquosa. Trattando il composto con la nomenclatura IUPAC, si considera invece un altro stato fisico della materia: lo stato gassoso.
I composti precedenti, infatti, nel caso in cui si trovino in tale stato fisico prendono il nome, rispettivamente, di:
HF Fluoruro di Idrogeno
HCl Cloruro di Idrogeno
HBr Bromuro di Idrogeno
HI Ioduro di Idrogeno
Genericamente, questi acidi si trovano allo stato gassoso. Tali gas sono tutti incolori.
1.4. Numero di ossidazione e ulteriori composti
Riguardo al n.o, nei composti citati in precedenza è facile intuire, in base alle regole di assegnazione dello stesso citate nell’articolo precedente, che l’Idrogeno assume n.o +1, mentre gli alogeni -1, in modo da mantenere la neutralità del composto.
Esistono altri acidi binari, di cui uno molto comune che ha il caratteristico odore di uova marce dovuto alla presenza dello Zolfo (S): H2S. Questo prende il nome di acido solfidrico secondo la nomenclatura tradizionale, mentre se si trova allo stato gassoso assume il nome di solfuro di diidrogeno (il prefisso greco “di” assume il significato di due, dato che sono presenti due atomi di Idrogeno). Anche in questo caso, il n.o dell’idrogeno è +1, mentre lo zolfo assume n.o -2.
Un acido particolare che, pur non essendo binario viene catalogato in tale classe è HCN, ovvero l’acido cianidrico – detto Cianuro di Idrogeno secondo la IUPAC.
1.5. Acidi forti e deboli
Esistono acidi forti, ovvero acidi che si dissociano (ovvero si “scompongono” in ioni) totalmente in acqua, e acidi deboli che, al contrario, si dissociano solo parzialmente.
Nel caso degli acidi binari sopra citati, HCl, HBr e HI sono considerati acidi forti, mentre non lo è HF. Perché? Il link sottostante dà una spiegazione di questo fenomeno. Ovviamente, sono presenti dei concetti non ancora esposti. Ma niente paura! Questi ultimi saranno oggetto dei prossimi articoli. Per il momento, basta familiarizzare con la nomenclatura dei composti finora affrontati.
Alla prossima!