Sessione Estiva – Parte Seconda

Se volete sapere perché esistono soluzioni stabili di acqua ossigenata al 3%, perché la molecola del cloro (Cl2) esiste soltanto fino a pH 3.3, perché esiste il calomelano (Hg2Cl2) a pH 14 se la specie Hg22+ (eh sì, sarebbe una trappola scrivere il mercurio monovalente con carica +1, visto che esiste come specie dimera!) è instabile e altre “stranezze chimiche”, allora potreste cimentarvi nello studio della Chimica Analitica.

No, questo non è affatto un annuncio pubblicitario, sebbene in parte ne abbia le fattezze.

Il primo corso inerente questa branca della Chimica mi ha sorpreso moltissimo perché stavolta, contrariamente alle mie aspettative, è stato gratificante studiarne i vari argomenti (anche se la chimica degli idrossidi – che mi ha chiesto! – e la distribuzione tra fasi mi hanno fatto un pochino penare, devo dirlo!) e sviluppare un pensiero critico al riguardo. In effetti, nutrivo un forte pregiudizio nei riguardi di questa disciplina perché al tempo (quasi tre anni fa), asserivo con forza che questa non avesse alcuna logica.

Ironia della sorte, questo esame è stato dei più logici che ho sostenuto finora poiché ogni singolo pezzo del puzzle andava a formare un quadro in cui OGNI singola asserzione veniva giustificata tramite dimostrazioni e/o concetti teorici. Insomma, posso dire di avere sviluppato delle buone competenze che, per mia fortuna, sono riuscita a dimostrare nell’esame orale di oggi, conseguendo un bel 25!!! Certo, dentro di me vige ancora un pizzico di fastidio per una domanda a dir poco “bastarda” che la docente mi ha rivolto a un certo punto, quando ha sottolineato con “leggero” cinismo che si sarebbe impegnata nel fare domande  che mai aveva rivolto negli esami precedenti (cui ho assistito per via telematica). 

A quella asserzione, ho pensato ironicamente “a quanto mi assista con premura la dea bendata” quando sono IO a dover sostenere gli esami, ma dall’altro lato ho mantenuto un sangue freddo che in parte sapevo di avere, perché la bella votazione da me conseguita è stato frutto di una bella “lotta” in cui, alla fine, posso dire di aver vinto perché tramite quelle domande ho dimostrato di aver assimilato e “digerito” la materia. In effetti, malgrado la scarsa pazienza della docente (diciamo che è proprio di scarsi complimenti e di “facili” insulti) correlata alla sua scarsissima propensione a sostenere gli esami in via telematica, sono riuscita a strapparle di bocca una frase riguardante il fatto che la Chimica la conoscessi abbastanza bene e questo mi ha comunque lasciato una dose di orgoglio di cui spero di potermi servire per i prossimi esami che verranno.

Comunque, credo proprio che per tutta la vita mi ricorderò come si disegna la “particolarissima” curva di solubilità dell’ossalato di manganese, un complesso particolare in cui il manganese presenta lo stato di ossidazione +3. Ecco, la “mia” docente ha proprio pensato di chiedermi quello: il caso del manganese 3+ che, non esistendo realmente in soluzione acquosa perché altamente instabile, subisce una reazione di disproporzione ossidandosi in parte a Mn4+ e riducendosi a Mn2+. Per farla breve, sono riuscita a dimostrarle come avviene la stabilizzazione della forma Mn3+ (tramite l’aggiunta di ossalato che mi va a formare il complesso), ma purtroppo la domanda fetente non è stata questa.

Dovete sapere, in effetti, che la suddetta docente è fissatissima con i grafici e che io avrei dovuto disegnarle la curva di solubilità dell’ossalato di manganese, per poi dirle cosa potesse accadere a tale complesso da pH 0 a pH 14. Inutile dire che questa domanda “assurda” non l’ha rivolta a nessun altro dopo di me (si è limitata a chiedere un semplicissimo diagramma del PbSO4 – solfato di piombo -; domanda che, tra l’altro, aveva fatto miliardi di volte e alla quale era ben più semplice rispondere!), ma d’altronde si sa che, quando c’è di mezzo un esame, le nostre aspettative e quello che ci si immagina “da casa” mentre si studia, non corrisponde quasi mai alla realtà! Tornando al mio quesito, teoricamente sono riuscita a dirle cosa accadeva sia in ambiente acido che basico, ma nella “dimostrazione guida” c’era un dettaglio a dir poco fetente che io non ho ovviamente considerato, così lei non ha potuto far altro che spiegarmi il tutto disegnandomi un grafico che avesse senso, contrariamente a quello che avevo provato a fare io.

Comunque sia, devo dire che la prof ha goduto del fatto che io avessi sbagliato a denotare quanta concentrazione di manganese fosse presente e questa cosa mi brucia ancora parecchio anche se ora come ora penso soltanto al fatto di aver superato un altro esame importante! Per inciso, mi scuso con voi lettori se questa parte che ho appena scritto vi risulterà essere simile “all’arabo”, ma dovevo pur sfogarmi in qualche modo prima di tornare su questi schermi a Settembre!

Per una volta, ho concluso meravigliosamente la sessione estiva e per me è questo ciò che conta: aver dimostrato a me stessa (anche se c’è ancora da lavorare!) di essere in grado di reagire alle avversità e di combattere senza desistere, anche quando le speranze sembrano perdute e il morale non è dei migliori. Detto questo, concludo questo post e corro a godermi quel poco di estate che mi è rimasta, perché ciò che mi attenderà a Settembre avrà un solo, terrificante nome: (Chimica)-Fisica II.

Pubblicato da Eleonora

Sono una ragazza curiosa dalle molte passioni: amo scrivere, leggere (ovviamente), disegnare fumetti, ascoltare musica - specialmente appartenente al filone del rock progressivo - e ballare, soprattutto i Latino-Americani. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte, nonché trovare un partner ballerino con cui condividere la mia grande passione per la danza... Lo so, forse chiedo troppo!

2 Risposte a “Sessione Estiva – Parte Seconda”

  1. Grande!! Complimenti!! Ma non avevo dubbi! Sono contento che tu abbia ritrovato il piacere di studiare (nonostante i docenti “di facili insulti”). Anche se con ‘sto caldo non so come fai. Buona estate e buone vacanze!

    1. Grazie mille, Francesco! 🙂
      Diciamo che il caldo l’ho sofferto quando ero quasi in dirittura di arrivo e quindi gli ultimi giorni prima dell’esame di Analitica I, però ora è davvero intollerabile! A ogni modo, non temo certo che sia il caldo ad arrestare la mia corsa, anzi tutt’altro! Scherzi a parte, spero di mantenere questo ritmo e di conseguire altri risultati buoni, nel frattempo che mi godo al meglio quel che mi resta di questa bella estate. E a tal proposito, buone vacanze anche a te!

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